Premio internazionale alla Libertà
V edizione
La cultura della Libertà
“La libertà dell'individuo deve avere questo limite: l'individuo
non deve creare fastidi agli altri. Ma se evita di molestare gli
altri nelle loro attività, e si limita ad agire secondo le proprie
inclinazioni e il proprio giudizio nell'ambito che lo riguarda, le
stesse ragioni che dimostrano che l'opinione deve essere libera
provano anche che gli si deve consentire, senza molestarlo, di
mettere in pratica le proprie opinioni a proprie spese.
Gli uomini non sono infallibili; le loro verità sono per la maggior
parte delle mezze verità; l'unanimità, a meno che non sia il
risultato del più completo e libero confronto di opinioni opposte,
non è auspicabile, e la diversità non sarà un male ma un bene fino a
quando gli uomini non saranno molto più capaci di riconoscere tutti
gli aspetti della verità: questi principi sono applicabili alle
azioni altrettanto che alle opinioni.
Come è utile che fino a quando l'umanità non sarà perfetta vi siano
differenze d'opinione, così lo è che vi siano differenti esperimenti
di vita; che le diverse personalità siano lasciate libere di
esprimersi, purché gli altri non ne vengano danneggiati; e che la
validità di modi di vivere diversi sia verificata nella pratica
quando lo si voglia. In breve, è auspicabile che l'individualità sia
libera di affermarsi nella sfera che non riguarda direttamente gli
altri”.
John Stuart Mill, Saggio sulla libertà, tr. it. il Saggiatore,
Milano 1997, p. 65.
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