Premio internazionale alla Libertà
V edizione
Napoli, una città in cammino
Sono molto lieta che abbiate scelto Napoli come sede
dell'edizione 2007 del vostro prestigioso Premio. La nostra città vi
accoglie con la stima e con la gratitudine che si deve ad una
esperienza culturale e civile di grande rilievo, quale è il Premio
Internazionale alla Libertà, ed anche con una certa familiarità,
perché questa città conosce l'impegno e la lotta per la libertà come
un elemento essenziale della sua storia moderna e della sua stessa
identità; una testimonianza per la libertà, che a più riprese si è
manifestata nel corso degli anni in eventi che hanno segnato il
corso della storia italiana ed hanno contribuito ad elaborare i
contenuti culturali e civili della nostra democrazia.
Penso all'Illuminismo, che visse a Napoli un'esperienza tra le più
significative del nostro Paese ed anche dell'Europa. E penso alla
Repubblica Napoletana del 1799 ed all'esempio morale e politico che
essa costituì per il popolo italiano durante tutta la stagione del
Risorgimento.
Questa è la città che vi ospita e che si riconosce nei vostri stessi
ideali, dai quali trae spunto ed incoraggiamento nelle sfide del
presente.
E’ destino di chi ama la libertà non potersi appagare del quieto
raggiungimento degli obiettivi dell'oggi, ma affrontare le zone
grigie dell'illibertà, anche quando ci sembrano lontane dalla nostra
vita quotidiana, relegate nel mondo degli altri. Interrogare i
limiti stessi, le contraddizioni, i compromessi, della libertà di
noi stessi come persone e come membri di una società.
Purtroppo non sono necessarie ricerche complesse per constatare la
violenza con cui intolleranza e costrizione, le due nemiche della
libertà, sono attive oggi e condizionano la vita degli uomini.
Si pensi alla libertà di informazione, ai tanti giornalisti
incarcerati, rapiti da terroristi o criminali, talvolta uccisi. E si
pensi al disprezzo per la libertà delle persone che si manifesta nei
proclami e nelle azioni del terrorismo internazionale, per tacere di
altri fenomeni di criminalità che a volte per il loro peso nella
società e per la loro estensione anche internazionale finiscono per
diventare un condizionamento ed un limite ai diritti e alla libertà.
Napoli è piena di opere e di attività; è la città dei cento progetti
e dei cento cantieri, come ci piace dire per indicare il grande
lavoro di rinnovamento che essa sta compiendo.
Ma accanto a questi cantieri di lavoro, per il restauro del Centro
Storico, il recupero delle periferie e il nuovo sistema dei
trasporti pubblici, ce ne sono aperti altrettanti, forse non
visibili per il visitatore occasionale, ma per noi ancora più
importanti: sono quelli della cultura e delle idee, dove si formano
i nostri giovani e dove lavorano tanti intellettuali, artisti,
ricercatori e scienziati.
Ecco, accogliendovi amichevolmente nella mia città vorrei introdurvi
idealmente in questi cantieri, in questi luoghi dove in spirito di
libertà stiamo progettando la città e formando i cittadini di
domani.
Rosa Iervolino Russo
Sindaco di Napoli
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