LIBERALIZZAZIONI.
CRISI DI UN MODELLO IN UN PAESE IN CRISI
11° Rapporto sul processo di liberalizzazione della società italiana
ECONOMIA LIBERALIZZATA E CORRUZIONE
Giuseppe de Vergottini Professore
Emerito dell’Università di Bologna Il tema
della corruzione è diventato ormai centrale nel
dibattito politico.
Non è un tema nuovo.
Tuttavia, in tempi recenti, le analisi economiche
hanno evidenziato sempre più come le conseguenze dei
fenomeni corruttivi abbiano un indubbio impatto
negativo sullo sviluppo economico del singolo Paese
ovvero sulla crescita, l’efficienza e la capacità
competitivaconcorrenziale del sistema. In
definitiva, le decisioni di investimento, da cui
dipendono la capacità produttiva, l’aumento
dell’occupazione e quindi lo sviluppo e la crescita
economica di un Paese sono fortemente limitate se
non addirittura pregiudicate dalla corruzione (sia
essa conclamata ed effettiva o anche solo
percepita).
Anche in ragione di tale consapevolezza, oltre che
per il disvalore giuridico in essa insito, da anni
si tenta di affrontare il problema della corruzione,
poiché percepito come problema diffuso in tutte le
società economicamente avanzate. In esse si tenta
quindi di limitare quegli interventi corruttivi che
alterano il gioco ordinato dei rapporti fra soggetti
economici. Il fenomeno della corruzione,
originariamente e tradizionalmente caratterizzato da
un rapporto “a due” fra corruttore e corrotto, nel
quale uno dà e l’altro riceve una “ricompensa” per
un atto non consentito dalla legge, ha assunto nel
tempo una connotazione definita sistemica,
caratterizzata da una pluralità di comportamenti che
fra loro si intrecciano e si moltiplicano a cascata.
La corruzione invade tutti gli spazi economicamente
appetibili.
La corruzione altera quindi l’equilibrata
concorrenza in un mercato idealmente competitivo. E’
su questa linea che si sono poste da tempo le
organizzazioni economiche internazionali e gli stati
che ne fanno parte. Le convenzioni internazionali in
materia sono numerose. La loro attuazione nei paesi
coinvolti è da tempo iniziata.
L’Italia si è mossa in ritardo ma sta tentando di
adeguarsi. Il disegno di legge in discussione in
parlamento che viene qui commentato mira a ad
allineare l’ordine giuridico statale agli impegni
internazionali.
A questo punto si aprono davanti a noi diversi
scenari.
Un primo ambito di riflessione riguarda puntualmente
il fenomeno corruttivo in senso stretto.con
l’alterazione dell’equilibrio fisiologicamente sano
nei rapporti economici che coinvolge operatori
privati e soggetti pubblici e che comporta a tutte
le latitudini la commissione di illeciti penali
sottoposti a misure repressive.
Un secondo ambito di riflessione riguarda invece la
contaminazione della società e della politica a
causa di un sempre più diffuso progressivo
degradarsi del costume sociale. Anche a prescindere
dalla individuazione di illeciti penali
riconducibili tecnicamente alla corruzione, e quindi
tramite violazione di regole giuridiche, è evidente
che le stesse istituzioni in cui si realizza la
democrazia politica risultano intaccate e corrose
dal malcostume derivante dall’abbandono di regole
etiche oltre che giuridiche tradizionalmente
identificanti il sistema. [...] |
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