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LIBERALIZZAZIONI.
CRISI DI UN MODELLO IN UN PAESE IN CRISI

11° Rapporto sul processo di liberalizzazione della società italiana
 

QUALCHE LUCE, MA ANCORA TROPPE OMBRE NELLA GIUSTIZIA ITALIANA

Andrea Bitetto

Ph. D. Università di Trento, Avvocato in Trieste. andrea_mill@lycos.com

Non sembri strano al lettore che un contributo steso per il rapporto sulle liberalizzazioni in Italia nel corso del 2012, inizi, e si concentri, su un provvedimento datato 31 dicembre 2012.
L'approvazione della legge di riforma della professione forense1 è avvenuta agli sgoccioli di legislatura e, senza voler anticipare qui alcun giudizio, con ampia delega all'organizzazione rappresentativa degli avvocati, il Consiglio Nazionale Forense, che ne esce senz'altro rafforzato e valorizzato.
Che questo costituisca un passo in avanti rispetto allo status quo ante è discusso e discutibile.
Per molti versi, poi, la disciplina legislativa approvata è ad oggi ancora monca: mancano, infatti, i decreti attuativi relativi sia al nuovo contenuto dell'obbligo di formazione, con il superamento del sistema dei c.d. crediti formativi, sia con riguardo al tema della possibilità di costituire società tra professionisti, alto tema dibattuto e di importanza strategica per affrontare il tema dell'efficienza degli Studi professionali.
Ma alcune delle scelte operate dal legislatore, per molti versi sotto stretta dettatura del Consiglio Nazionale Forense, organo di rappresentanza dell'avvocatura, identificano scelte per molti versi strategiche della professione.
Il modello di normazione prescelto, poi, sembra costituire quasi una sorta di via intermedia tra il bipolarismo esistente tra, da un lato, i modelli che si affidano alla regolamentazione dello Stato e quelli, dall'altro lato, che affidano la regolamentazione delle professioni protette all'autodisciplina, delegando il potere normativo alle organizzazioni professionali.
La riforma professionale, ad ogni modo, non è stato l'unico intervento normativo riguardante il settore della giustizia nel corso dell'anno 2012.
Infatti, lo scorso anno il legislatore è intervenuto, sia sul sistema delle tariffe professionali, che sono state abrogate , sia sul sistema delle impugnazioni civili introducendo il filtro alle impugnazioni.
Un primo chiarimento, ed una delimitazione del presente lavoro, merita di essere sin d'ora anticipato. Il presente rapporto è incentrato sulle dinamiche del processo civile, non solo per la formazione di chi scrive, ma anche per le immediate ripercussioni che il settore della giustizia civile produce nel sistema economico in generale e nella valutazione del livello di libertà economica di un paese; o di un modello economico, volendo astrarre ulteriormente.
A riprova di ciò, si prendano come riferimento e come punto di partenza, i dati elaborati dai noti indici di libertà economica. Un primo dato è quello contenuto, nella annuale classifica dell’Index of Economic Freedom (Indice della libertà economica), pubblicata dalla Heritage Foundation.
L’Italia vi occupa, su di un totale di 177 paesi, l’assai poco lusinghiera 83ma posizione, dietro Uganda, Paraguay, Sri Lanka ed Arabia Saudita ed appena davanti a Namibia, Uganda e Burkina Faso.

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