8^ RAPPORTO
SUL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ
ITALIANA
L’altra sicurezza
di Ernesto U. Savona* e Romolo Capuano** * Professore di Criminologia Università Cattolica
del Sacro Cuore
** Dottorando in Criminologia, Università Cattolica
del Sacro Cuore
Premessa
Nel dibattito sulla sicurezza la criminalità degli
immigrati è il piatto forte in Italia come in altri
paesi. Si discute con argomenti diversi se questi
sono più criminali della popolazione locale. Non si
parla quasi mai, invece, della criminalità e della
violenza contro gli immigrati. Non è soltanto un
problema di diritti. Il problema della violenza e
della criminalità contro gli immigrati c’è e va
necessariamente affrontato perché si pone alla fine
di un percorso che inizia con il trasferimento degli
immigrati da un paese all’altro o peggio del loro
traffico e sfruttamento e continua con una
combinazione di pregiudizio razziale e di
competizione per il lavoro e il welfare nel paese
dove arrivano. Questo ciclo si sviluppa lungo la
linea della vulnerabilità degli immigrati. Arrivano
vulnerabili, soprattutto quando sono illegali, sono
mantenuti vulnerabili dal pregiudizio e dall’assenza
di diritti e diventano un obiettivo facile di
sfruttamento, criminalità e violenza da parte di
altri migranti o della popolazione locale.
Non è un problema di adesso che sembra apparire per
i recenti eventi di Rosarno. Questi sono soltanto un
segnale forte di come possano maturare, anche in
Italia, atteggiamenti e comportamenti razzisti
quando questi non sono sostenuti da politiche attive
di integrazione sociale e dal riconoscimento formale
e sostanziale della parità dei diritti e dei doveri
tra immigrati e nazionali. Tutti elementi necessari
per fare dell’Italia una società aperta e sicura
perché la sua sicurezza riguarda tutti i cittadini
senza distinzioni.
Questo saggio, costituisce una rielaborazione del
rapporto che gli autori hanno curato per conto del
Segretariato delle Nazioni Unite per il dodicesimo
Congresso sulla Prevenzione della Criminalità e
Giustizia Penale (Brasile 12-19 Aprile 2010). Tratta
quindi il problema della vittimizzazione degli
immigrati come un problema generale indicandone le
caratteristiche, spiegandone le cause,
identificandone i possibili rimedi.
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