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Premio internazionale alla Libertà
VII edizione

Introduzione

Presentare un Premio Internazionale giunto alla sua settima edizione dovrebbe comportare, per il risultato raggiunto, del compiacimento e una buona dose di soddisfazione. Nel nostro caso così non è o, meglio, non lo è del tutto.
Certamente, in termini quantitativi, per un’Associazione culturale, qual è Società Libera, aver realizzato sette edizioni che, mediamente, hanno interessato un milione di telespettatori, proponendo trentatrè eccellenti figure, quanti sono stati complessivamente i nostri premiati, è cosa sicuramente lodevole.
L’autocompiacimento, però, non deve far dimenticare a chi come noi, sette anni fa, in un Paese inflazionato da premi, sostanzialmente quasi tutti riconducibili alla sfera della politica o degli affari, ebbe l’intraprendenza di proporne ancora uno con intenti ed obiettivi del tutto diversi. Concepimmo questo premio, infatti, come uno strumento culturale capace di trasferire dall’accademia, dalla speculazione intellettuale ad una dimensione di concretezza, agevolmente fruibile anche da un pubblico vasto, la nostra concezione del liberalismo, inteso come visione del mondo intimamente connessa ad una teoria morale della libertà e della responsabilità individuale.
E non ci siamo di sicuro risparmiati nel proporre esempi di responsabilità attraverso i premiati, individuati in tredici Paesi di quattro continenti.
Se per i numeri ci siamo, non possiamo dire altrettanto per la comunicazione dei contenuti. Forse le nostre convinzioni sul liberalismo non sono state diffusamente percepite come il filo conduttore dell’iniziativa. Forse non è passato il messaggio dell’evento televisivo non fine a se stesso.
Oggi, che sull’onda della crisi economica molta strumentalizzazione è stata fatta sugli stessi intenti del liberalismo, occorre dare maggiore spessore ai contenuti di questo appuntamento e riaffermare che il liberalismo non ha mai auspicato mercati senza regole o cittadinanza per avariati titoli finanziari. Salvaguardare la libertà dei diritti individuali significa difendere la libertà ovunque nel mondo trovi limitazione. Società Libera si è già impegnata in tal senso realizzando lo scorso novembre, come naturale continuazione del Premio, una Marcia Internazionale per la Libertà guidata da alcuni dei nostri premiati, l’iniziativa vedrà la sua seconda edizione il prossimo 17 ottobre a Roma. Siamo convinti che i Premiati di quest’anno, con i loro percorsi di vita, potranno essere percepiti come concreta testimonianza dei nostri intendimenti. Ancora un ringraziamento al Presidente della Repubblica per la concessione del Suo Alto Patronato al Premio Internazionale alla Libertà.

Vincenzo Olita
Direttore di Società Libera

Edizioni precedenti


Introduzione

Ricerca Scientifica
Nicola Cabibbo

Giornalismo
Dusan Velickoviç

Imprenditoria
Renato Crotti

Cultura
Il Domenicale de "Il Sole 24 Ore"

Arte
Giovanni Allevi

Premio Speciale
St. Mary’s Hospital di Lacor

Motivazioni

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