Premio internazionale alla Libertà
VI edizione
Sezione cultura
«Libertà, ovvero» il diritto di ciascuno di non essere sottoposto
che alle leggi, di non poter essere né arrestato, né detenuto, né
messo a morte, né maltrattato in alcun modo a causa dell’arbitrio di
uno o più individui. Il diritto di ciascuno di dire la sua opinione,
di scegliere la sua industria e di esercitarla, di disporre della
sua proprietà e anche di abusarne; di andare, di venire senza
doverne ottenere il permesso e senza render conto delle proprie
intenzioni e della propria condotta. Il diritto di ciascuno di
riunirsi con altri individui sia per conferire sui propri interessi,
sia per professare il culto che egli e i suoi associati
preferiscono, sia semplicemente per occupare le sue giornate o le
sue ore nel modo più conforme alle sue inclinazioni, alle sue
fantasie. Il diritto, infine, di ciascuno di influire sulla
amministrazione del governo sia nominando tutti o alcuni dei
funzionari, sia mediante rimostranze, petizioni, richieste che
l’autorità sia più o meno obbligata a prendere in considerazione.
BENJAMIN CONSTANT, Discorso sulla libertà degli antichi
paragonata a quella dei moderni, 1819.
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