Un Premio alla Libertà
Nel presentare la prima edizione ci auguravamo che il Premio Internazionale alla Libertà potesse diventare un appuntamento annuale, particolarmente significativo per quanti si adoperano per l’affermazione di un liberalismo non formale, capace di essere sostanzialmente percepibile nella quotidianità collettiva.
Con la realizzazione di questa seconda edizione l’auspicio di ieri è realtà di oggi. L’interesse suscitato, il livello degli ascolti registrato testimoniano la validità di un’iniziativa che non vuole essere l’ennesimo premio nel “paese dei premi”. Di questo siamo grati particolarmente al Presidente della Repubblica, che ha voluto rinnovarci il suo Alto Patronato e alla Rai, che ha voluto credere in questo appuntamento sin dal suo esordio.
Il Premio anche quest’anno, e riteniamo che lo debba essere sempre più in futuro, si caratterizza, oltre che per gli evidenti meriti culturali, anche per l’indicazione ad un esteso uditorio, di personalità, nelle figure dei premiati, che hanno saputo concretizzare quella idea, che noi di Società Libera abbiamo, di un liberalismo praticato e non solo raccontato.
Un Premio come opportunità e momento di valorizzazione di comportamenti eccellenti da interpretare, al di là dei differenti approcci culturali, quali validi modelli di quella che intendiamo debba essere una classe dirigente, di cui si avverte grande necessità.
All’Occidente occorrono leadership che sappiano salvaguardare l’esistenza di uno Stato di diritto coniugandola con adeguati livelli di partecipazione e responsabilità individuale. Leadership che, per essere tali, devono saper affiancare a specifiche professionalità, capacità e vocazione ad essere soggetto di cambiamento nell’interesse comune.
In quest’ottica, crediamo che anche i premiati di quest’anno possano rappresentare delle figure guida; non a caso, la giuria ha voluto affiancare alle tre sezioni originarie quella del Premio Speciale alla Libertà. E’ questa una innovazione da mantenere, nella volontà di far crescere la nostra iniziativa con la convinzione che sia un servizio anche alle nuove generazioni.
Vincenzo Olita
Direttore Società Libera |
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