Un Premio alla Libertà
Con la terza edizione del Premio Internazionale alla Libertà, possiamo ritenere che l'attenzione ed il successo decretato all'iniziativa siano la riprova che è possibile considerare il liberalismo non solo come pensiero filosofico, troppo spesso elitario, ma anche come modello concreto di quotidianità.
Il liberalismo, infatti, non è una dottrina chiusa, un corpo ideologico compiuto, ma un modo di intendere la vita che pone al centro la persona, la sua libertà e la sua responsabilità.
Immaginammo il Premio come servizio alla comunità e crediamo di aver finora onorato tale intendimento attraverso la scelta dei premiati. Infatti, con ostinazione continuiamo a voler valorizzare, proponendoli come esempio, comportamenti eccellenti espressi e perseguiti dai nostri premiati.
In presenza di una crisi di credibilità della classe dirigente, intesa nel suo complesso, figure guida, come quelle da noi proposte, assumono certamente un particolare significato.
Un Premio come esempio e allo stesso tempo come messaggio. Esempio evidente in cui passione civile e amore per la libertà si coniugano in percorsi di vita. Messaggio di fiducia per il futuro di una società in cui i valori del liberalismo trovano diritto di cittadinanza.
Il nostro ringraziamento va al Presidente della Repubblica, che ha voluto riconfermare il suo Alto Patronato e alla Rai che ci supporta con convinta disponibilità.
Così come vogliamo manifestare riconoscimento a coloro che, vicini a Società Libera, ci aiutano a proporla come un'opportunità di collegamento per chi intende l'impegno civile come una continua ricerca. E su questo ultimo punto auspichiamo l'adesione e la partecipazione di tanti.
Anche in questa sede ci piace ricordare che Società Libera vuole essere un esempio di istituzione privata che si occupa di cultura politica al di là di conformismi e appartenenze.
Vincenzo Olita
Direttore Società Libera
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