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Roberto Napoletano, Padroni d'Italia
Sperling & Kupfer, 2004 pagg. 404, € 17,00

Il miracolo economico italiano degli anni Sessanta con i successi nella chimica di base, informatica, elettronica di consumo, acciaio è storia passata.
L'icona della Seicento, simbolo di quel miracolo, surclassata dalle vetture straniere. Si sta lottando per ridare un futuro all'auto. E per rimanere fra i "Grandi". Il capitalismo italiano oggi si presenta così. Tra vecchie incrostazioni, crisi di credibilità legata ai crack Cirio e Parmalat, e una competizione globale sempre più dura. E' necessaria una svolta: ricerca, scuola, innovazione, un vero mercato finanziario: bisogna partire da qui, ma investendo sulla media impresa italiana e sui nuovi servizi. Alcuni dei maggiori protagonisti del capitalismo italiano dialogano con l'autore sui temi principali della nostra economia. E parlano di produttività nazionale, del rapporto fra banche e imprese, della tutela del risparmiatore, dello stato del capitalismo di casa nostra e del difficile rapporto con le istituzioni in un Paese in cui una cultura anti-industriale non ha mai favorito e sostenuto la competizione.

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