Giacomo Nardozzi, Miracolo e declino. L'Italia tra concorrenza e protezione
Laterza, 2004 pp.144 € 10,00
Questo saggio affronta la questione del declino italiano a partire dalla constatazione che fino a pochi anni fa le previsioni erano di tutt'altro respiro: gli ultimi decenni del secolo hanno visto il sistema italiano risorgere da una crisi politica e valutaria molto grave, cui si è posto rimedio anche con una serie di riforme economiche strutturali di grande portata. Tutto questo ha reso possibile l'ingresso nella moneta unica europea e la previsione di un nuovo miracolo. Proprio a partire da questa aspettativa il saggio ricostruisce le caratteristiche del miracolo economico valutandone l'impatto sulla struttura economica e sociale dell'Italia di allora, per tornare ad analizzare quella odierna e individuarne limiti e prospettive." Il filo conduttore – scrive l’Autore - è quello della concorrenza, la forza che serve a sfruttare al meglio le risorse disponibili di un'economia. L'Italia non ha risorse naturali a supporto della sua crescita economica. La sua ricchezza dipende dalla capacità di fare, di "industriarsi". Questa sua condizione ha aguzzato l'ingegno imprenditoriale, una risorsa decisiva per il progresso economico, abbondante nella nostra penisola.Ma la capacità di realizzare, di tradurre in vantaggio nazionale questro ingegno, dipende da persone che si esercitano e si incentivano, dalla dinamica della concorrenza che spinge ad essere compettivi. Se la spinta è debole, la risorsa fondamentale del paese è poco o male utilizzata. Prevale allora il senso di inferiorità di una nazione avara di materie prime, di fertili pianure politicamente divise con uno Stato debole perche' unificato in ritardo.” (Introduzione, p.9)
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