Massimo Fini, Sudditi, Manifesto contro la democrazia
Marsilio, 2004 , pp. 160, € 9,00
Per la nostra cultura la democrazia è «il migliore dei sistemi possibili»,un valore così universale che l'Occidente si ritiene in dovere di esportare, anche con la forza, presso popolazioni che hanno storia, vissuti e istituzioni completamente diversi. Massimo Fini demolisce questa radicata convinzione. Il suo attacco però non segue le linee né della critica di sinistra, che addebita alla democrazia liberale di non aver realizzato l'uguaglianza sociale, né di destra che la bolla come governo dei mediocri, ma aggredisce il sistema dal suo interno. La «democrazia reale», quella che concretamente viviamo, non corrisponde a nessuno dei presupposti su cui afferma di basarsi. È un regime di minoranze organizzate, di oligarchie politiche ed economiche che schiaccia e asservisce l'individuo, già frustrato e reso anonimo dal micidiale meccanismo produttivo di cui la democrazia è l'involucro legittimante.Corrosivo e inquietante, questo libro invita a rivedere certe nostre confortanti certezze, a considerare la situazi one paradossale e umiliante del cittadino democratico e, più in profondità, a riflettere sulla condizione dell'uomo contemporaneo.
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