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Amartya K. Sen, La democrazia degli altri
Mondadori, 2004 pp.88 € 10,00

Nei due saggi raccolti in questo libro Amartya Sen, premio Nobel per l'economia nel 1998, illustra con numerosi esempi l'esistenza di secolari tradizioni democratiche in paesi attualmente oppressi da regimi totalitari e invita a non commettere un ulteriore peccato di "imperialismo culturale"'appropriandosi indebitamente dell'idea di democrazia. La domanda fondamentale di Sen, infatti, è la seguente: si può esportare un sistema di governo democratico in paesi che ne sono privi? La risposta non è scontata perchè tracce dei suoi elementi base - "protezione dei diritti e delle libertà, il rispetto della legalità", ma soprattutto "la garanzia di libere discussioni e di una circolazione senza censura delle notizie", - sono reperibili anche al di fuori della cultura dell’antica Grecia, nella storia e nelle antiche civiltà dell’India, dell’Asia, dell’Africa, attualmente oppresse da regimi illiberali. Persino il mondo musulmano, ricorda più volte Sen, ha vissuto nella sua espansione momenti di intenso dialogo e confronto con altre popolazioni. Di quì l'invito ad assumere un punto di vista più ampio sul tema e a rifiutare l’imperiosa appropriazione di un’eredità globale, presentata come esclusivamente occidentale.

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