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Giovanni Reale, Radici culturali e spirituali dell'Europa
Cortina Editore, 2003 pp.183 € 18,50

Che cos'è l'Europa? Una propagine dell'Asia, come polemizzava Nietzsche, o si tratta di un'idea nata in una particolare cultura (la Grecia di Socrate e di Platone), che ha assunto significato e portata universali, come dichiarava Husserl? Possiamo dirci davvero europei? Forse mai come ai nostri giorni, in cui prende corpo la nuova Costituzione, questi interrogativi appaiono urgenti. E tuttavia, come sottolinea Giovanni Reale, forse mai come oggi essi risultano elusi. Se non si vuole ridurre l'Europa a pura sfida politica o economica, se gli si vuole restituire quel senso di libertà che da sempre le appartiene, bisogna avere il coraggio di gettare lo sguardo sull'origine della nostra storia, nella consapevolezza che la costruzione di una "casa comune" dipende dalla possibilità di rinnovare l'uomo europeo, dalla capacità di far vivere in nuova forma le sue radici culturali e spirituali. Poiché, come ebbe a dire Max Scheler, "mai e in nessun luogo i semplici trattati hanno creato una comunità, al massimo essi la esprimono".

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