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Stephen M. Griffin, Il costituzionalismo americano
Il Mulino, pp. 371 Euro 25,00

Quanto è democratica la Costituzione americana? E quanto pesa su di essa l'influsso della politica? Griffin, uscendo dall'alveo tradizionale dello studio del diritto costituzionale e mettendo a frutto le più importanti acquisizioni empiriche della scienza politica così come le ricerche storiche più aggiornate sul sistema politico americano, fornisce implicitamente una risposta a tali interrogativi. Mentre la maggior parte degli studiosi si muove ancora entro la tradizione della cosiddetta Legalized Costitution che vede nella Corte Suprema l'unico attore rilevante, egli riesce a dimostrare come la pratica costituzionale del XX secolo si sia molto discostata da quel modello. Vari soggetti extragiudiziari - il Presidente, il Congresso, i singoli Stati, i partiti politici - hanno di fatto contribuito, afferma Griffin, a riscrivere più volte il senso della Costituzione americana, e la politica e l'economia, con le loro urgenze e le loro pressioni, sono state all'origine delle nuove prassi costituzionali.

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