Nicola Lupo, Dalla legge al regolamento
Il Mulino, pp. 458 € 29,00
Questo volume ripercorre gli sviluppi verificatisi, nell'ultimo decennio, relativamente alla potestà normativa del governo. Tra gli strumenti con i quali l'esecutivo "crea diritto", si dedica una particolare attenzione ai regolamenti, il cui uso è ricostruito a partire dalla legge 400 del 1988, che ne tentò una razionalizzazione, per giungere poi alla riforma del Titolo V della Costituzione, che disciplina espressamente il potere regolamentare statale, regionale, provinciale e comunale. Sono analizzate le "riforme Bassanini" che, in nome della semplificazione amministrativa, hanno comportato un massiccio spostamento della disciplina delle pubbliche amministrazioni dalla fonte legislativa a quella regolamentare, con un ampio impiego della delegificazione e, più di recente, con i testi Unici "misti". In che misura tali strumenti sono compatibili con le norme costituzionali e con i tradizionali principi di legalita' della riserva di legge che gli stati contemporanei hanno ereditato dagli stati liberali? Un interrogativo di fondo cui l'Autore vuole dare risposta ricollegandosi anche al quadro dei rivolgimenti che l'appartenenza all'Unione Europea ha prodotto nel sistema delle fonti del diritto.
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