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Adair Turner, Just Capital
Laterza, 2002, pp.469 Euro 18

"Nella mescolanza tra vero, vero a metà e decisamente falso", Turner naviga con sicurezza evitando sia lo scoglio di una ostinata economia liberale, sia quello di una politica soft della terza via. Ha molto da dire su entrambe e lo dice con chiarezza ma anche con ironia. Ne risulta una economia fortemente originale in tempi di spinte globali e frenate locali. Adair Turner ci presenta finalmente l'economia politica della libertà". (cit.p.IX). Così Ralph Dahrendorf - nella sua prefazione - commenta questo libro innovativo, stimolante e spesso provocatorio che affronta una questione fondamentale del nostro tempo: come possiamo godere dei benefici del capitalismo di mercato e continuare a perseguire gli obiettivi di una società giusta. Un lavoro - aggiunge Dahrendorf - che rapppresenta senz'altro una miniera di soluzioni nuove e radicali.. "Per tutto il XX secolo - scrive infatti Turner - la fede nella auspicabilità di una "società buona" andava spesso associata alla diffidenza nei riguardi dell'economia di mercato. Ma questa, se utilizzata invece che adorata, è il miglior meccanismo disponibile per utilizzare un dinamismo economico unito agli scopi sociali desiderati. Questo libro vuole esplorare il modo in cui servirsi dell'economia di mercato per raggiungere tali scopi, quello di controllare e moderare il capitalismo per renderlo corresponsabile sul piano umano e ambientale. Perché se indubbiamente il capitalismo ha trionfato, dobbiamo ancora decidere quale forma specifica di capitalismo vogliamo, quale variante del capitalismo è più adatta alla situazione economica e sociale dove i liberi mercati vanno bene e dove no".(cit.p.4)

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