4 aprile 2008
Anno VIII – n. 122
Chi ci protegge dai protezionisti?
di M. Olivotti
Sul Corriere della Sera di qualche giorno fa Mario Monti in un articolo dal
titolo “Protezionismo e riforme” senza citare i “peccatori”, nel suo consueto
stile soft, porta un esplicito attacco ai fautori del protezionismo. Lo
condividiamo pienamente.
Con l'obiettivo di rispondere alla domanda di come governare la globalizzazione,
Monti puntualizza che le possibilità competitive di un paese sono legate alla
capacità di intraprendere “profonde e rapide riforme strutturali” e che le
tendenze protezionistiche danno beneficio a coloro che “nel sistema
economico-sociale godono di rendite di posizione”... “tra cui (in Italia) i
principali beneficiari sarebbero i soggetti della politica”.
In questa campagna elettorale, da troppe parti, si sono alzate voci sulla
necessità di erigere barriere doganali verso i prodotti dei paesi emergenti.
Così come condividiamo quando Monti esplicita che per attuare politiche in
questa direzione “un paese che non voglia uscire dall'Unione europea può solo
battersi per far prevalere la linea protezionistica in sede comunitaria”. Se vi
è qualche parte politica capace di agire in termini di rottura verso l’Europa in
modo da non essere costretti a profonde riforme e proteggere chi può godere di
rendite di posizione, forse, sarebbe utile che lo esplicitasse prima del 13
aprile non fosse altro perchè aiuterebbe a tenere alta la guardia sui temi delle
libertà di mercato.
Certamente questo non esclude la necessità di “ragionare”, a livello europeo,
sul rispetto delle regole dei mercati, in cui non risulta accettabile il
fraudolento vantaggio competitivo di aziende, anche occidentali, che possono
usufruire, ad esempio in Cina, di condizioni favorevoli di sfruttamento della
manodopera e di libertà di inquinamento, senza limiti.
Alitalia e rinvio elettorale
di V. Olita
I francesi che abbandonano le trattative per l’acquisizione dell’Alitalia, uno
sconosciuto politico autoproclamatosi erede della DC che mette in burla la
macchina elettorale; eccoli i responsabili dell’ulteriore declino del Paese.
E si, perché ad ascoltare i nostri mezzi di comunicazione, sono loro i
colpevoli.
Il Presidente del Consiglio e il suo predecessore, che per un decennio hanno
colpevolmente sottovalutato la crisi gestionale della compagnia, oggi
campeggiano, il primo con una banale e tardiva dichiarazione sulle
responsabilità sindacali, il secondo con una soluzione miracolosa da
concretizzare, però, dopo le elezioni.
Esempi di statura politica.
Sul versante del rientrato rinvio elettorale, tre i politici che guadagnano in
immagine:
l’efficiente Ministro degli Interni che con solerzia è ricorso in Cassazione
omettendo di essere egli stesso il responsabile politico della farsa, e i due
leader degli schieramenti per cui chiedono un voto “utile”. Ambedue, con alto
senso di responsabilità, hanno respinto “fermamente” l’ipotesi dello
slittamento. L’ex Presidente del Consiglio è apparso come colui che si è
adoperato per una “soluzione politica”, che la DC sia un suo alleato è rimasto
sbiaditamente sullo sfondo. L’ex Sindaco si è mostrato preoccupato ipotizzando
che la farsa possa essere stata una manovra del suo avversario. Che il Ministro
degli Interni era del suo stesso partito per lui era del tutto irrilevante.
Esempi di statura politica.
Entrambi i casi sono un bell’esempio anche della professionalità degli addetti
ai nostri mezzi di comunicazione.
Agenda
* ROMA - 11 aprile ore 20,30 - Riunione Circolo
* ROMA - 15 maggio ore 18,00 - Presentazione VI Rapporto sul processo di
liberalizzazione della società italiana (sede da definire)
* MILANO - 19 maggio ore 18,00 - Presentazione VI Rapporto sul processo di
liberalizzazione della società italiana - c/o Assimpredil Ance, via San
Maurilio, 21
* NAPOLI - 19 giugno ore 21,00 - VI edizione del Premio Internazionale alla
Libertà.
Frammento
«I governi diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini».
Ludwig Edler von Mises (Lo stato onnipotente, cit.)
La newsletter è stata redatta da: Fabrizio Garavaglia (Milano), Maria
Cristina Nardini (Roma), Massimo Olivotti (Milano), Giancarlo Pagano (Napoli) |
|