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Newsletter Quindicinale
Anno VI - n. 108 - 16 maggio 2006

LA PROPOSTA
di M. Olivotti

Grandi manovre e piccole figure: intorno alla costituzione del nuovo governo si muovono interessi e ambienti che tendono a “incassare” un controvalore ritenuto in equilibrio rispetto al supporto fornito a Prodi. Da ciò la giostra di nomi e le tensioni tra i partiti della coalizione.
In questo quadro riteniamo molto opportuna la proposta che Michele Salvati ha avanzato di inserire nella compagine governativa Augusto Barbera al ministero delle Riforme istituzionali. L’indiscutibile competenza, la sua passione civile e politica, dimostrata anche nel corso della lunga battaglia referendaria nella prima parte degli anni ’90, sono garanzia dell’elevato profilo dell’insigne costituzionalista. La sua partecipazione al Comitato Scientifico di Società Libera rende conto della sponda culturale da cui Augusto Barbera muove nelle sue riflessioni. Accogliere la proposta Salvati significherebbe, dunque, potenziare la capacità riformatrice del nuovo governo.

IL FATTO
di F. Garavaglia

Recentemente l’Istituto americano Freedhom House ha presentato l’ultimo rapporto internazionale sulla libertà di stampa.
A dir poco imbarazzante la posizione dell’Italia: settantanovesimo posto al pari del Botswana.
“Parzialmente libera” viene definita la stampa nel nostro Paese. Cosa aggiungere a questa notizia? Da anni segnaliamo la situazione dell’informazione nel Paese. Nel nostro Manifesto per la Libertà proponiamo di privatizzare due reti RAI, mantenendo una rete di servizio pubblico. 
Un limite al cumulo delle partecipazioni societarie nelle imprese editoriali, intese come stampa e radiotelevisione L'obbligo per le testate giornalistiche di riportare la composizione delle quote di partecipazione finanziaria nell’impresa editoriale.
Siamo ad una nuova pagina politica: riusciremo ad imboccare, decisamente, la strada di una compiuta democrazia liberale?

LIBERTA' E' ...
I giovani garanti del rinnovamento, ma senza retorica
di V. V. Alberti

I giovani e la politica costituiscono due categorie inscindibili. La politica intesa come costruzione programmatica interessa direttamente la vita pubblica e privata del giovane in quanto cittadino e in quanto agente diretto.
L'agente diretto è propriamente il giovane che intende intraprendere il difficile ma avvincente percorso della politica attiva, secondo i dettami dell'articolo 49 della Costituzione che individua nei partiti il principale strumento dell'organizzazione democratica del consenso.
Ma cosa accade oggi? La vita dei partiti è logorata dalla carenza di democrazia interna, di definizione programmatica e, quel che è peggio, dalla assoluta assenza di
elaborazione culturale. Questo "flagello", purtroppo affligge anche i movimenti giovanili di partito.
E' necessario, dunque, evidenziare che i giovani non rappresentano un valore morale assoluto: essi non sono un bene in sè, ma certo sono (o dovrebbero essere) il fattore trainante di una società che vuole essere libera e democratica.
Malgrado oggi cominci a prendere piede un certo giovanilismo poco o nulla argomentato e radicale, occorre riconoscere che il ricambio generazionale, o meglio, un ricambio generazionale ben strutturato e non modulato secondo logiche di ostilità verso i maggiori, non può che essere una carta fondamentale per lo sviluppo. Naturalmente non parlo solo di ricambio nel ceto politico ma anche e soprattutto nelle professioni e, più in generale, nei campi della vita produttiva, culturale, associativa.
Il problema alla radice non è la gerontocrazia (questa rappresenta solo l'effetto), ma la strutturale illiberalità e il corporativismo della società italiana.
I giovani, quando motivati, sono i portatori dell'innovazione dei saperi, delle professioni e di tutto ciò che può favorire una crescita reale e concreta della società.
La recente legge elettorale ha trafitto il già malandato sistema della rappresentanza territoriale, vera colonna vertebrale della democrazia rappresentativa. Oggi dobbiamo noi per primi reagire a questo andamento negativo e riannodare i fili dell'azione politica fondandola sulla cultura.

LA LIBRERIA DI SOCIETA' LIBERA
di G. Pagano

Alfio Mastropaolo Luca Verzichelli "Il Parlamento. Le assemblee legislative nelle democrazie contemporanee" Laterza, € 18.

La parabola del parlamentarismo moderno, dalla faticosa affermazione dell’istituzione ai suoi sviluppi più recenti; la fisionomia dei parlamenti contemporanei a partire da una ricognizione comparativa sul loro funzionamento in alcuni dei principali regimi democratici; [ ...] www.societalibera.org/recensioni.shtml

Massimo Gaggi Leonardo Narduzzi "La fine del ceto medio e la nascita 
della società low cost" Einaudi, € 16,50

Sono molti i temi, legati alle attuali incertezze economiche, trattati dai due autori: la genesi e il declino del ceto medio, dalla rivoluzione mercantile alla globalizzazione; il crepuscolo del consumatore borghese, avverso al rischio e in grado di trasferire valori da “classe media” alla generazione successiva; [ ...] www.societalibera.org/recensioni.shtml

FRAMMENTO:

Si richiedono più cose oggi per un solo savio di quante ne occorressero anticamente per sette; e ci vuole più abilità per trattare con un solo uomo in questi nostri tempi, che non per aver che fare con un popolo intero in passato”

Baltasar Gracian, Oracolo manuale e arte di prudenza, Rizzoli, 1967

AGENDA

- I LUNEDI DI SOCIETA' LIBERA - Alberto Martinelli "John Stuart Mill: libertà e democrazia rappresentativa" 
Milano - 29 maggio 2006 ore 18.00 - Sala Lauree - facoltà di Scienze Politiche - Via conservatorio, 7

- IV Edizione PREMIO INTERNAZIONALE ALLA LIBERTA' 
Milano - 8 giugno 2006 ore 21,00 - Castello Sforzesco

E' attivo il blog del circolo di Roma di Società Libera all'indirizzo: www.societaliberaroma.blogspot.com

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IL MANIFESTO DELLA LIBERTA'

La newsletter è stata redatta da: Vittorio V. Alberti (Roma), Paolo Avanti (Milano), Giuseppe Dicorato (Milano), Fabrizio Garavaglia (Milano), Maria Cristina Nardini (Roma), Massimo Olivotti e Giancarlo Pagano (Napoli).

 

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