Newsletter Quindicinale
Anno VI - n. 101 - 16 gennaio 2006
IL FATTO
di P. Avanti
Sembrerà anacronistico dibattere ancora della larghezza del Tevere e delle ingerenze dei vescovi italiani, problemi che sembravano ormai definitivamente archiviati. Ma le invasioni di campo della Curia romana ormai non si contano più. Passi per la presa di posizione sulla fecondazione assistita (ma l'invito all'astensionismo nel referendum è parso a molti discutibile), ma certi interventi sulle intercettazioni telefoniche o sulla vicenda di Antonio Fazio sono stati davvero esagerati. Il vero problema è che, a fronte di una Curia sempre più impegnata politicamente, fa fronte una classe politica debole e pronta a qualisiasi concessione pur di non inimicarsi un ormai presunto voto cattolico. Con De Gasperi, cattolicissimo ma con un profondo senso dello Stato, non sarebbe successo.
LIBERTA' E' ...
Le privatizzazioni
di V. Alberti
A suo tempo, Eugenio Scalfari ha ricordato che Ugo La Malfa definiva “straccione” il capitalismo italiano.
Avremmo da discutere all’infinito sulla mancata rispondenza – per ragioni storiche e politiche – del nostro sistema economico a un ideale di regole, trasparenza e democrazia delle opportunità.
In tempi come questi, di discussione ora strumentale ora veritiera sulla relazione tra politica e affari, non possiamo che riflettere sulla lezione etica che accompagna e, anzi precede, la dottrina politica liberale.
Assai articolata e ricca è la concezione liberale della libertà. Per semplificare – e, in parte, banalizzare – essa si può racchiudere in un’unica formula: quella della “libertà negativa”. Libertà “da”. Libertà da qualcosa, negante qualcosa, più che libertà “di”.
Ebbene, con la speranza di interpretare quanto più in modo corretto la classica lezione dei pensatori liberali, il Manifesto di Società Libera, al punto 7 propone: “L’obbligo, per lo Stato e gli Enti Locali, di smobilitare le partecipazioni azionarie nelle imprese.”
Siamo, certo, consapevoli dei limiti culturali (e non solo) della borghesia italiana e del diffuso malcostume, tuttavia occorre, come si dice, provarci e avere sempre fiducia nel rinnovamento che la storia può portare.
Ne guadagnerebbe in democrazia il nostro capitalismo.
LIBERTA' DI PAROLA
di G. Dicorato
La sinistra non sappia quel che fa la sinistra
«Veniamo continuamente cancellati dai mass media che citano soltanto Ferrante. Dobbiamo sopportare una prepotenza: accettiamola. Ormai non c’è niente da fare. Altrimenti diventiamo noiosi. Chi si lamenta, poi diventa antipatico» (Dario Fo, candidato di sinistra a sindaco di Milano, a proposito di Bruno Ferrante, candidato di sinistra a sindaco di Milano - 26/22/05)
Laico, sì, ma religioso
«Sì, io sono laico, nel senso di agnostico, ma nutro un forte senso religioso» (Marcello Pera - 26/12/05)
Chiaro, no?
«Il sociologo americano Richard Sennett, nel suo The Fall of the Public Man sarebbe stato ancor più pessimista [se] avesse saputo dei furbetti del quartierino; il finire a credere insieme a proprie interpretazioni della verità “nel misurare le complessità della realtà sociale”. E finanziaria, ahimè» (Maria Laura Rodotà, Corriere della Sera, a proposito delle mogli e/o compagne dei banchieri e finanzieri delle scalate - 28/12/05)
Adesso vi spiego tutto
«Cofferati è incaricato di preparare l’eliminazione di Prodi e la sua sostituzione con un governo autoritario e ultraliberista. Questo è il senso del laboratorio di Bologna» (Franco Berardi, il “Bifo” dell’antagonista “Radio Alice”, su Liberazione - 27/12/95)
Lo informo per posta
«Pur essendo un caro amico, Berlusconi non mi dà udienza per vicende di natura processuale» (Nicolò Ghedini, difensore di Berlusconi - 30/12/05)
Non è mai troppo tardi per ravvedersi
«Nessuno può sostenere la tesi che una parte delle popolazione sia più buona e intelligente sulla base della sua collocazione geografica» (Roberto Calderoli - 04/01/06)
La ricetta sicura per il disastro
«Credo che la Rai debba rimanere pubblica. La fonte di nomina [dei massimi dirigenti] deve essere saldamente nelle mani del Parlamento, delle Regioni» (Sandro Curzi, consigliere Rai - 06/01/06)
LA LIBRERIA DI SOCIETA' LIBERA
di G. Pagano
ARTICOLI:
- Chi ha paura della vita? di L.L. CAVALLI SFORZA (8 gennaio 2006) www.ilsole24ore.com
- Economia dell'incertezza di F. DAVERI (8 gennaio 2006) www.ilsole24ore.com
- Alla giustizia serve coerenza bipartisan di S. CARRUBBA (13 gennaio 2006)
www.ilsole24ore.com
LIBRI:
Antonio Calabrò "Intervista ai capitalisti" Rizzoli, pp. 262, 18 €
Dotato di una spontanea intraprendenza individuale, ma con una radicata resistenza alla diffusione della cultura del mercato e dell?impresa, l'Italia si dimostra incapace di 'fare sistema'.
Quale sarà allora il destino della sua economia nella nuova Europa
[…] www.societalibera.org/recensioni/recensioni.htm
Joseph Agassi "La filosofia e l'individuo. Come un filosofo della scienza vede la vita" Di Renzo Editore, pp. 88, € 10
Le difficoltà imposte dalla povertà della famiglia; la perdita della fede; la giovinezza caratterizzata da avvenimenti di grande importanza internazionale e poi l'incontro con Karl Popper, che segna l'inizio della sua trentennale carriera.
[…] www.societalibera.org/recensioni/recensioni.htm
FRAMMENTO:
"A nostro giudizio l'esigenza principale e' quella di creare o di sollecitare la spontanea creazione delle forze bilancianti, capaci di restaurare quell'equilibrio e quella dinamica di forze contrapposte che sono venuti a mancare: a questo modo si restaurerebbe lo stato stesso, a cui sarebbe restituita quella capacita' di mediazione che ha perduto".
Vittorio De Caprariis "Le garanzie della libertà" Saggiatore, 1996 cit.
p.96
NOVITA' SUL SITO
- Intervento di Dario Ciccarelli sul tema "Le cause strutturali dell'innarrestabile cedimento della Comunità Europea"
- E' attivo il blog del circolo di Roma di Società Libera all'indirizzo:
www.societaliberaroma.blogspot.com
La newsletter è stata redatta da: Vittorio Alberti (Roma), Paolo Avanti (Milano), Giuseppe Dicorato (Milano), Fabrizio Garavaglia (Milano), Maria Cristina Nardini (Roma) e Giancarlo Pagano (Napoli).
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