SOCIETA' LIBERA INFORMAZIONE N. 53
28 febbraio 2003
* PARLIAMONE
IL FATTO
La Rai - televisione di Stato - non ha creduto opportuno coprire con una diretta o, almeno, con degli speciali, la marcia per la pace di sabato 15 febbraio. Lo hanno fatto invece due emittenti private, Italia Uno e La Sette, che hanno proposto approfondimenti e talk show sull'evento.
IL COMMENTO
Mentre la Tv pubblica, più realista del re, abdica in maniera palese al suo ruolo perché preoccupata di dispiacere al premier, lo stesso, a capo del governo e proprietario di 3 televisioni, realizza forse uno dei suoi più reconditi desideri: fare delle sue reti il vero servizio pubblico. Diventa sempre più urgente un riassetto dell'intero assetto televisivo, che passa anche per la privatizzazione di 2 delle attuali reti Rai.
* TEMA DEL GIORNO
Le nostre opinioni su questo tema esprimiamole sul FORUM (www.societalibera.org)
Piovono sui mass media richiami sempre più pressanti all'imparzialità dell'informazione. L'ultimo in ordine di tempo è venuto da Ciampi alla cerimonia (24/2/03) per i quarant'anni dell'Ordine dei giornalisti. Il Presidente della Repubblica, in quell'occasione ha insistito sull'urgenza di una legge di sistema per il pluralismo, l'imparzialità e l'autonomia dell'informazione. Perché, ha detto, "senza un'informazione ampia e responsabile non può formarsi un'opinione pubblica critica e consapevole".
Su quest'ultimo punto ha ragioni da vendere, ma il problema è un altro. È che un'informazione ampia e consapevole non la si ottiene per legge, ma solo grazie al senso di responsabilità dei giornalisti e alla loro mancanza di faziosità. Prendete per esempio il titolo con il quale "Libero" ha dato conto della manifestazione per la pace a Roma. A piena pagina, tuonava: "Ma quanti amici ha Saddam!". La rozzezza del giudizio non ha bisogno di commenti, e l'imparzialità neppure.
* NOVITA' SUL SITO
L'appello per il rispetto dei minori
Il 3° Rapporto di Società Libera sul processo di liberalizzazione della società Italiana
La Rivista di Società Libera: il numero "0"
L'Album delle immagini di Società Libera
Link alla Rassegna Stampa Quotidiana redatta dalla Camera dei Deputati
* AGENDA
- Roma - 14 marzo ore 11,30 - Conferenza Stampa "Tv, Cinema, Internet nel 2003: i bambini siamo noi" - via dei Prefetti, 17
* STAMPA E LIBERTA'
1. Nasce il "welfare mix": stato, mercato, e non profit di F.TAMBURINI (16 febbraio 2003)
www.sole24ore.com
2. Le due voci del pacifismo di A.M.PETRONI (16 febbraio 2003) www.sole24ore.com
3. Gli equivoci dell'Unione di A.PANEBIANCO (17 febbraio 2003) www.corriere.it
4. L'Europa continua ad esistere di G. E. RUSCONI ( 18 febbraio 2003) www.lastampa.it
5. Riforma dei cicli e immobilità sociale di D.CECCHI (18 febbraio 2003)
www.lavoce.info
6. Il mezzogiorno esiste ancora? di P.SATALINO (18 febbraio 2003) www.ilpungolo.com
7. Il bellicista inesistente di P.OSTELLINO (19 febbraio 2003) www.corriere.it
8. Effetti imprevisti di un leader forte di A. PANEBIANCO (21 febbraio 2003)
www.corriere.it
9. Le nuove basi della libertà di R.RIZZO (22 febbraio 2003) www.denaro.it
10. Articolo 18, le ragioni del comitato per il no di G.CAZZOLA (22 febbraio 2003)
www.ilpungolo.com
11. Imprese e partiti, intreccio soffocante di V. CASTRONOVO (23 febbraio 2003)
www.ilsole24ore.com
12. Il bipolarismo non ha sconfitto le lotte tra i partiti di P.BAGNOLI (23 febbraio 2003)
www.ilnuovo.it
13. I due tornanti della democrazia incompiuta di F.PERFETTI (23 febbraio 2003)
www.ilsole24ore.com
14. Ma l'illegalità non aiuta la pace di P. OSTELLINO (24 febbraio 2003)
www.lastampa.it
15. Il metodo e il momento peggiori di L. LA SPINA (27 febbraio 2003) www.lastampa.it
* LE NOSTRE LETTURE
John Dunn, Pensare la politica, Di Renzo Editore, pp. 64 ? 8,00
Uno dei maggiori politologi europei mescola la personale passione per la politica con un'analisi razionale, che individua e [...]
http://www.societalibera.org/recensioni/recensioni.htm
* IL FRAMMENTO
"Di tutte le accuse contro il sistema del libero mercato e della proprietà privata nessuna è più insensata di quella che asserisce che esso è antisociale e individualistico e che atomizza il corpo sociale. Il libero commercio non disintegra [...] ma unifica. E' la divisione del lavoro che produce sopratutto i legami sociali: essa è l'elemento basilare della società. Chiunque difenda l'autarchia economica delle nazioni e degli Stati tenta di disintegrare la società ecumenica; chiunque tenti di distruggere la divisione sociale del lavoro all'interno di una nazione per mezzo della guerra di classe è antisociale".
da: Ludwig von Mises, Socialismo, Rusconi,1990 cit. p.347
La newsletter è stata redatta da: Giancarlo Pagano (Napoli) - Fabrizio Salvio (Milano) - Maddalena Lodi (Parma) - Maria Cristina Nardini (Roma) - Giuseppe Dicorato (Milano).
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