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SOCIETA' LIBERA INFORMAZIONE N. 31 - 17 dicembre 2001

E' OPERATIVO IL PORTALE ITALIANO SUL LIBERALISMO: www.societalibera.org

* AGENDA

BOLOGNA - 18 gennaio - Riunione Plenaria del Comitato Scientifico - ore 14,00 - Via Farini, 15


* NOVITA' SUL SITO

Il nuovo documento di ... Ernesto Mazzetti "L'utopia del cambiamento: la missione culturale di Compagna"


* LA RECENSIONE

E. Morin, I sette saperi necessari all'educazione del futuro, Cortina Editore, L.18.000 pp.122


Edgar Morin è sicuramente una delle figure più vivaci e originali del Novecento; lo conferma questo
piccolo saggio che tratta il fondamentale tema dell'educazione. Un lavoro breve ma chiarissimo; nel
quale l'Autore mostra quanto ampia sia stata la riflessione sulla complessità, tanto da rendere poi le sue idee conosciute in tutto il mondo.
E che di un tale impegno ci fosse bisogno lo si capisce dall’imbarazzo che la parola stessa “complessità”
provoca quando, pronunciandola, avvertiamo la difficoltà di definire in maniera semplice e
comprensibile il mondo in cui viviamo; si tratta di una nuova forma d'ignoranza del resto già segnalata
da Sartori nel 1995: “L'analfabetismo del giorno d'oggi non è solo la incapacità di leggere e scrivere.
Se dovessimo darne la definizione più concisa possibile potremmo dire che consiste nell'incapacità di
comprendere gli elementi fondamentali di un sistema o della complessità di un lavoro". (G.Sartori,
Come sbagliare le riforme, Bologna,il Mulino, 1995 p.64).
Al fine dunque di evitare il precipizio dell’ignoranza sistemica occorre elaborare un nuovo modo di
pensare che integri le discipline esistenti e metta a punto una stretegia cognitiva in grado di tradurre
la complessità del reale, innanzitutto riconoscendo l'esistenza di fatti e di situazioni insondabili con i
soli strumenti della ragione positiva. L'auspicio di Morin, insomma, è una “riforma del pensiero” che ci
aiuti a comprendere meglio l'uomo evitando di ridurre la sua vita all'esplicito, al manifesto, al misurabile.

Giancarlo Pagano


* ECOFORUM

Giuseppe Vatri interviene sui recenti progressi americani in materia di clonazione e sui
timori suscitati dall'importante evento. Cristina Nardini ritiene che si tratti di paure ingiustificate mentre
De Tormes richiama alla prudenza; d’accordo con lui è Stefano Massa.
Gobbi richiama l’attenzione sul mandato di cattura europeo osservando quanto sia grave limitare
la libertà dei cittadini europei sulla base di un semplice lista di reati senza che ne venga indicata con precisione la fattispecie.
Vatri invia il testo in discussione. (in francese).
Riccardo Lodi rileva che - anche in questa occasione - l'Italia si è mossa con ritardo.


* IL FRAMMENTO

“Man mano che la vita diventa più complessa, i dati superficiali e la semplice logica non sono più sufficienti
come unica fonte di informazione per aiutarci a prendere decisioni difficili e complicate. Dobbiamo andare
oltre l’ovvio, sorpassare la visione dei processi standard per trovare soluzioni nuove e audaci. Spinti dalla
necessità, dobbiamo raggiungere le nuove frontiere della realtà oltre il visibile”.

da: Chin Ning Chu, Fare di meno per ottenere di più, Armenia, 1999 cit.p.171

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