SOCIETA' LIBERA INFORMAZIONE N. 21 - 22 MAGGIO 2001
E' OPERATIVO IL PORTALE ITALIANO SUL LIBERALISMO: www.societalibera.org
* AGENDA
NAPOLI - 25/26 maggio - Convegno "L'Europa e il futuro della politica" -
Aula Magna Storica Università Federico II° - Corso Umberto I°
Il programma completo è reperibile sul sito al link "LE INIZIATIVE".
ROMA - 1 giugno - Incontro Conviviale tra gli aderenti al Circolo di Roma -
Via dei Campi Sportivi, 5 - ore 19,30 - Interviene Stefano Folli su "Spunti e problemi
aperti nella nuova fase politico-istituzionale". (comunicare tempestivamente alla segreteria
di Società Libera le adesioni dei soci ed eventuali ospiti alla cena allo 06/68809351)
* LIBRERIA
N. Bobbio, Il dubbio e la scelta, Carocci, 2001 pp.231 L.18.000
Queste pagine, scritte gia' con unita' d'ispirazione per circa un quarantennio,
sono quasi tutte variazioni sullo stesso tema: " Di quante specie sono gli
intellettuali"? Per capire occorre, in primo luogo, confutare due persistenti
luoghi comuni: 1) che gli intellettuali costituiscano una classe omogenea cui si
possano attribuire gli stessi meriti o le stesse colpe, come fossero, secondo i
tempi, tutti colpevoli o tutti innocenti; 2) che si possa assegnare loro la stessa
funzione sociale di fronte al potere, come se fossero, a seconda delle diverse
situazioni storiche, tutti ribelli o tutti servi.
In pratica, Bobbio invita a non commettere l'errore di considerare gli intellettuali
"conformisti" e/o "cani da guardia del potere" (p.11), ma una realtà più
complessa degna di essere indagata con maggiore equilibrio per scoprirne
pregi e difetti.
G.Pasquino, Critica della sinistra italiana, Laterza, L.18.000 pp.148
Conservatorismo degli apparati, divergenze personalistiche,
acquiescenza verso il socialismo, subalternita' alla Chiesa,
opportunismo istituzionale, riformismo di corto respiro. Una critica
sferzante e documentata ai difetti della sinistra italiana che ha gia'
fatto molto discutere. Il libro contiene - dice Pasquino "indicazioni
di prospettiva e segnala la necessita' che la sinistra deve imparare a
rinnovare in maniera significativa la sua organizzazione, il suo personale,
il suo programma, il suo stile di fare politica."(p.XIII)
Occorre che la sinistra si convinca, in maniera definitiva, che:" la qualita'
di una democrazia dipende dagli atteggiamenti e dai comportamenti di
tutti i suoi attori, in primis degli attori politici." (XVI)
* ECOFORUM
Il primo intervento è di Vatri che riporta un'appello lanciato dall'Accademia
Nazionale delle Scienze a favore della ricerca. La preoccupazione degli studiosi,
infatti, è che la società italiana è sempre più percorsa: " da una crisi di fiducia
nei riguardi della scienza e della tecnologia, che rischiano di essere percepite
come minacce per i diritti umani, per la salute, per l’ambiente". Sicchè occorre
reagire al fine di evitare che la ricerca e la formazione scientifica in Italia
possano essere definitivamente compromesse.
Segue una considerazione di Maddalena Lodi : molti cittadini avvertono
l'affievolimento dell'interesse verso la scienza e la cultura in genere, ma l'inerzia
di cui siamo tutti testimoni coincide - a suo giudizio - con l'interesse dei politici
volto a "creare una societa' di ignoranti" che renda piu' semplice la pratica di
governo; e l'attuale riforma scolastica lo conferma.
Di Vatri segnaliamo un intervento, in tema di assicurazioni
RC auto; sia le compagnie di assicurazione che le associazioni di consumatori
traggono profitto dall'attuale regime di obbligatorieta'. Le prime perche' realizzano
enormi profitti senza doversi addossare gli oneri della concorrenza, le seconde
perche' trovano comodo far finta di battagliare con il "nemico" abituale,
giustificando cosi' la loro stessa esistenza. Lo conferma il fatto che una sola
associazione di consumatori - l'Aduc - ha esplicitamente richiesto l'abolizione
dell'assicurazione obbligatoria RC auto.
C'è poi un intervento di Dicorato sulla crisi del giornalismo italiano e sulle sue
cause: spettacolarizzazione delle notizia, invadenza inarrestabile di poteri
condizionanti, strapotere del marketing, faziosità profusa a piene mani, commenti
addomesticati. Il rimedio pero' non sta nell'abolire l'Ordine, come ha suggerito
Vatri, in un precedente intervento. Semmai occorre riformarlo assieme ai
giornalisti, affinche' :" riscoprano i valori dell'indipendenza e della dignità".
Sulla questione interviene Riccardo Lodi, che osserva come Montanelli,
giornalista d'eccezione, non abbia mai sentito alcun bisogno di essere iscritto
all'Ordine (non vi fa parte sin dal lontano 1937); significa che questo baraccone
non svolge alcun ruolo se non quello di difendere i privilegi della corporazione.
Lodi, inoltre, rileva che frasi del tipo "riformiamo i giornalisti", non vogliano dir
nulla. Il giornalismo nostrano e' cosi' innanzitutto perchè i lettori acconsentono a
che lo sia, perciò - conclude - la soluzione va ricercata sul piano culturale:
migliorando la qualità dei lettori sono costretti a migliorarsi anche i giornalisti.
A Dicorato e a Lodi risponde Vatri: non solo l'Ordine dei giornalisti è causa di
tutti i mali, " ma la sua sparizione, come la sparizione di qualunque ordine
professionale, porrebbe fine a una incredibile prosecuzione della feudalità in Italia".
Per quanto riguarda la qualità del nostro giornalismo,Vatri condivide la tesi che
essa dipende dai lettori. * IL FRAMMENTO
“Vi sono soltanto due tipi fondamentali di istituzioni di governo: quelle che
consentono un mutamento del governo senza spargimento di sangue, e quelle che
non lo consentono [...] personalmente preferisco chiamare "democrazia" il tipo di
reggimento politico che puo' essere sostituito senza l'uso della violenza, e
"tirannide" l'altro”.
da: K. R. Popper, Congetture e confutazioni, il Mulino, 1972 p.585.
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