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"Società Libera Informazione" n. 6 - 30 maggio 2000

* AGENDA
Milano - 5 giugno - Termine per la consegna delle tesi dei partecipanti alla Scuola di Liberalismo
Milano - 8 giugno - Incontro aderenti Societa' Libera - Viale Tunisia, 39 ore 21 
Roma -12 giugno - "Liberta' e Sicurezza" prof. Ernesto Savona - Societa' Libera Via dei Prefetti, 17 ore 21
Napoli - 21 giugno - "New Economy e Nuove Liberta' " - convegno - Piazza dei Martiri, 58 Unione Industriali ore 15.45 
partecipano: S. Cardinale, P. Crudele, A. D'Amato, A. Maccanico, F. Micheli, N. Piepoli, E. Piol, R. Ruggiero, F. Tato', E. Tonini.
Roma - 24 giugno - Riunione Presidenti Circoli Societa' Libera
Bologna - 29 giugno - "Etica liberale e problemi dei nostri tempi. I diritti delle persone e delle famiglie" - convegno - Sala del Baraccano Via Santo Stefano 119 ore 20.45 
partecipano: A. Servidori, V. Fabj, M. Sesta, S. Ottani, M. Gagliardi

* LIBRERIA
A.La Spina - Giandomenico Majone, Lo Stato regolatore, Bologna, Il Mulino,2000 L.35.000 pp.368
Lo Stato gestore diretto delle attivita' produttive, dispensatore di beni e servizi, ingegnere sociale e' decisamente in crisi essendo ormai chiaro che un settore pubblico troppo ingombrante si rivela un'ostacolo per la competitivita' dei sistemi economici nazionali.
L'alternativa allo stato gestore non e' però necessariamente un "liberismo selvaggio", quanto piuttosto il passaggio ad uno Stato regolatore, capace di indirizzare le attivita' dei privati rispettandone la libertà e l'iniziativa. 
R.A.Dahl, Sulla democrazia, Roma-Bari, 2000 L.25.000 pp.240
Nella seconda meta' del XX secolo il mondo ha sperimentato un mutamento politico straordinario e senza precedenti. Tutti i principali regimi, nemici della democrazia, sono scomparsi lasciando quest'ultima "senza nemico". Ma cio' non significa che la democrazia vincendo abbia ottenuto l'universale adesione; molti sono i pericoli ai quali resta ancora esposta. In questo lavoro Dahl spiega, con linguaggio semplice ma non per questo meno incisivo, quali istituzioni è bene che la democrazia irrobustisca perche' essa possa affermarsi su larga scala. 
J. Acton, Il dovere della liberta', a cura di J.R. Fears e P.Guietti, libriliberal, 2000, L.32.000 pp.285
"Tutte le liberta' consistono in radice nella preservazione di una sfera interiore esente dal potere". Questo breve aforisma racchiude, forse nell'intera sostanza, il pensiero politico di Lord Acton, studioso liberale fra i piu' fini ed evoluti. Il libro e' di piacevole lettura e raccoglie un'ampia gamma di frammenti tratti dalle opere politiche di Acton. Il lettore attento però non farà fatica ad individuare, fra questi, la presenza di un sistema intellettuale ricco ed imponente. Tanti aforismi per un liberalismo orientato al futuro.

* LA RECENSIONE
J. Shearmur, Il pensiero politico di Karl Popper, Societa' Aperta Edizioni, Milano, 1997 pp. 227 Lire 29.000 - Tel/Fax 02.97295339 e.mail fgagora@tin.it
Sebbene si sia sempre considerato in primo luogo un filosofo della scienza, Karl Popper deve la sua notorietà soprattutto alle tesi esposte nel '45 nei due famosissimi volumi sulla "Società Aperta e i suoi nemici". Un opera di grande erudizione in cui rivolge uno spietato atto d'accusa contro ogni forma di totalitarismo, a favore della libertà e della democrazia.
Ciò nonostante il suo pensiero è stato recepito, qui da noi, con grande ritardo tanto da far pensare ad alcuni studiosi che tale dilazione fosse dovuta ad una ben orchestrata congiura di politica culturale.
La questione è ancora controversa ma resta l'evento; reso possibile, tra l'altro, dal colpevole disinteresse dei liberali italiani ancora troppo legati all'impianto filosofico di derivazione crociana. Essi così non hanno subito compreso Popper e non sono stati capaci di valorizzarlo.
Un errore macroscopico, ed una debolezza intollerabile nei confronti di un pensatore che più d'ogni altro ha sottolineato l'importanza della critica e la necessità di una "ingegneria istituzionale" gradualistica e riformatrice quale precondizione di benessere e di democrazia.
Questa sua concezione però è sempre andata di pari passo con l'idea che il progresso non potesse essere disgiunto dallo "sviluppo di un certo senso di giustizia"; Popper, infatti, non è mai stato insensibile alla sorte dei più deboli e dei meno fortunati.
Di qui il suo deciso contrasto con Hayek, sottolineato da Shearmur: "Popper metteva in dubbio non solo l'accettabilità politica, ma anche quella morale,delle visioni che Hayek favoriva.Prese anche le distanze dalla critica di Hayek all'idea di giustizia sociale:per Popper c'era - pace Hayek - un aspetto comprensibile e moralmente significativo di
questa idea". (p.42) Ciò spiega perchè egli abbia sostenuto la necessità di un deciso intervento dello Stato al fine di proteggere gli "economicamente deboli dagli economicamente forti". Un intervento però da realizzare nel rispetto delle regole di garanzia individuate dalla tradizione liberale, quindi mediante la creazione di una "cornice legale di istituzioni protettive".(La Società aperta e i suoi nemici, vol.2 pp.130.132).
Giancarlo Pagano

* ECOFORUM
Il tasso di creatività resta alto nell'unico Forum attivo: quello delle proposte.
Intanto c'è stata la nomina ufficiale del moderatore che ha subito cominciato il suo lavoro provvedendo ad avvertire la comunità della prossima chiusura di due Forum ormai palesemente inattivi.
In particolare, per quel che riguarda il Forum "liberalismo e/o democrazia", il moderatore ha sottolineato quanto, i partecipanti al dibattito, abbiano manifestato forte il bisogno di chiarirsi circa la definizione stessa da dare a ciò che chiamiamo liberalismo.
Il tema dei Circoli ha poi continuato a sollecitare interventi: va segnalato quello del Direttore che, sulla scia del dibattito precedentemente sviluppatosi in area, ha ribadito la necessità di avviare una profonda revisione circa il loro ruolo e la loro funzione.
A tale intervento se n'è aggiunto un altro che ha richiamato l'attenzione sull'operato poco incisivo dei Circoli stessi, ponendo ciò in relazione al fatto che la pratica liberale non può essere disgiunta dalla delicata e complessa tematica dell'organizzazione.
L'Autore ha anche avanzato due proposte: a.I Presidenti dei Circoli dovrebbero ruotare annualmente.
b.La conduzione dei Circoli dovrebbe essere collegiale (dovrebbero essere coinvolti almeno i 5 soci fondatori).

* IL FRAMMENTO
"Quando l'uomo lavora nella libertà e nella gioia d'una armonia fondamentale, gli oggetti che egli produce si coprono naturalmente di una bellezza spontanea"
da: J. Basile, La formazione culturale dei quadri e dei dirigenti, Pirola, Milano, 1966 pp.111-112

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