"Società Libera Informazione" n. 4 - 27 marzo 2000
* AGENDA
CIRCOLO DI ROMA
* Il Prof. Gianfranco Ciaurro del Comitato Scientifico di Società Libera incontra gli aderenti al Circolo di Roma sul tema "Costituzionalismo e libertà".
Martedì" 11 aprile ore 21.00 - Via dei Prefetti, 17 - tel. 06/68809351.
PlSA:Giornate di Studio - Scuola Austriaca
Venerdì 31 marzo - ore 15.00
Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche - Via Serafini, 3 - Pisa
* Apertura dei lavori:
PierLuigi Barrotta
Raimondo Cubeddu
* Introduzione:
Angelo M.Petroni (Università di Bologna)
* La teoria delle istituzioni giuridiche
Paolo Heritier (Universitˆ di Torino)
Antonio Zorzi Giustiniani (Universitˆ di Pisa)
Sabato 1 aprile - ore 9.30
Palazzo Mansi, Sala degli Specchi - Lucca* La teoria delle istituzioni politiche
Valeria Ottonelli (universitˆ di Genova)
Luciano Andreozzi (LUISS - Guido Carli, Roma)* La teoria delle istituzioni economiche
Carlo Zappia (Universitˆ di Siena)
Jack Birner (Universitˆ di Trento)* Conclusione dei lavori
Dario Antiseri
MILANO:
Scuola di Liberalismo:
* Venerdì 31 marzo: Carlo Lottieri "Libere comunità in libero mercato (la critica libertaria al comunitarismo)".
* Lunedì 3 aprile: Emilia Sarogni "Il lungo cammino dei diritti delle donne".
* Venerdì 7 aprile: Giovanni Bognetti "ll liberalismo e la lezione americana".
Ore 18.00 European School of Economics - Via Lanzone, 53
LA RECENSIONE
B. Leoni, Le pretese e i poteri: le radici individuali del diritto e iella politica, a cura di M. Stoppino, Societàˆ Libera, Milano, 1997) p.248 L.29.000 - Società Aperta (02/97295339 - e-mail: fgagora@tin.it)Semplicità, rigore logico e argomenti forti su temi di estrema rilevanza: ecco gli elementi che caratterizzano la riflessione di Bruno Leoni, tant'e' che già una decina d'anni fa Leonardo Morlino non esitò˜ a porlo accanto a Norberto Bobbio e Giovanni Sartori nel considerarlo uno dei "rifondatori" della scienza politica italiana. (cfr. L. Morlino, Premessa in AA.VV., Scienza Politica, Torino, 1989). A Leoni, infatti, dobbiamo molto; non soltanto per la ferma e coerente opposizione all'incremento del potere statale, ma anche per la sua spietata denuncia dei pericoli connessi alla illimitata estensione del diritto prodotto tramite legislazione. Un sistema che egli considerò˜ come: "il carattere più impressionante della nostra epoca". Sul versante dell'analisi le sue conclusioni collimano con quelle di Mises, Hayek e Popper: le origini dell'iper-produzione legislativa sono da rintracciarsi in quel razionalismo di stampo cartesiano che ha inquinato la cultura politica ed economica diffondendo la malsana idea che l'uomo, avendo creato egli stesso le istituzioni sociali, deve anche poterle alterare a suo piacimento. Ecco - dice Leoni - è da questa mentalità "ingegneristica" e "costruttivistica" che nasce il mito della legislazione, cioè la convinzione che la legge prodotta dai legislatori sia: "[...] un rimedio veloce, razionale e di ampia portata contro ogni genere di male e di inconvenienti, se paragonato, [...] ad altri tipi di sistemazioni spontanee da parte degli individui". Si tratta per˜ di una convinzione falsa e fuorviante poiché è vero proprio il contrario; cioè che la produzione legislativa rappresenta il punto più alto di un processo nel quale il peso dell'autorità, esercitata da una minoranza di "legislatori", schiaccia la libertà individuale e aumenta a dismisura il loro potere di interferenza nelle nostre faccende quotidiane. Leoni comunque non si limita a denunciare il male, ma propone anche un rimedio estendendo al diritto il concetto di ordine spontaneo recepito da Hayek e dalla Scuola Austriaca. Sicché egli invita a riconoscere che l'ordine politico non necessariamente deve servirsi della coercizione, ma può, analogamente a quanto accade nel mercato, poggiare sul mutuo scambio di poteri individuali articolati tramite "pretese" giuridiche. Tali pretese, in grado di incrociarsi liberamente, possono poi essere ricomposte dinanzi ai giudici a seconda dell'effettiva legittimità.Giancarlo Pagano
[di prossima pubblicazione in forma più ampia su "LIBRO APERTO" aprile-giugno 2000 n.21]
* ECOFORUM
Negli ultimi giorni il dibattito sul versante delle proposte si è molto animato, a seguito di una osservazione fatta da un anonimo visitatore e da tutti riconosciuta assai pertinente: i nostri Forum peccano di efficienza e di produttività mancando di un responsabile che provveda a svolgere una funzione di stimolo e di coordinamento. Azione che - si e' detto - mostra la sua validitàˆ ogniqualvolta un gruppo di discussione non riesce ad autoalimentarsi spontaneamente. Si e' deciso così di mettere in cantiere una bozza di regolamento che delinei, in maniera semplice ma efficace, alcune regole circa la la gestione dei Forum.Nell'ambito di questa problematica e' stata poi avanzata la proposta di avviare una discussione su cosa significhi essere liberali; tema, evidentemente ritenuto di vitale importanza, e al quale, lo ricordiamo, Societàˆ Libera ha dedicato la bella mostra sul "Cammino della libertà". C'è stato infine un messaggio polemico circa l'iniziativa referendaria di Pannella: non è con il sistema della democrazia diretta che si avvia il processo di liberalizzazione del paese, ma con coerenti battaglie parlamentari.
* IL FRAMMENTO
Più ci saranno proibizioni, più il popolo sarà povero; più leggi saranno promulgate, più ladri e banditi saranno in circolazione".
Lao-tzu, Tao te Ching
[segnalato da Giuseppe M.Vatri]
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