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Un paese liberale deve avere una politica estera liberale?

Milano, 10 giugno 2002 - ISPI Via Clerici,5

Quando è governato da partiti liberali uno stato cerca di limitare l'ingerenza dei poteri pubblici nella vita dei cittadini, accetta il dissenso, riconosce l'importanza degli interessi nella dialettica sociale, ma afferma con forza il primato della legge e la certezza del diritto.
Può un governo liberale trasferire questi criteri nella politica internazionale e ispirare ad essi la sua diplomazia?
Può tollerare partiti che si ispirano all'ideologia e agli interessi di uno stato nemico?
Può rinunciare ai principi di legalità su cui è fondata la sua filosofia politica?
Può allearsi, per il perseguimento dei suoi scopi, con regimi autoritari e polizieschi?
Può essere, nell'interesse delle sue imprese, economicamente illiberale?
Insomma, può un governo liberale fare una politica estera liberale?

 

Ore 15,00

Può la politica estera essere liberale?
Sergio Romano

Ore 15,30

Relazioni

Dall'unità alla grande guerra
Brunello Vigezzi

Dal fascismo alla democrazia: continuità e discontinuità
Francesco Perfetti

Politica estera e globalizzazione
Stefano Silvestri

La politica estera europea
Boris Biancheri

L'italia e la politica estera
Massimo de Leonardis

Ore 18,00

Tavola rotonda

È ancora possibile una politica estera italiana?
Gianni de Michelis
Giangiacomo Migone
Achille Occhetto
Carlo Scognamiglio

Coordina 
Salvatore Carrubba

elenco delle iniziative

 

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