APPELLO PER IL RISPETTO DEI MINORI
TV, CINEMA, INTERNET NEL 2003: I BAMBINI SIAMO NOI
Tutelare l’infanzia è nell’interesse di tutti. Per questo “Società Libera”, raccogliendo le istanze della società civile si fa interprete di una campagna di pressione che porti – al di là delle buone intenzioni e della manifesta malafede (vedi i tanti Codici a tutela dei minori rimasti lettera morta) – a fatti concreti in difesa dei cittadini più piccoli nei confronti della Tv, del Cinema e di Internet.
Una Tv a misura d’infanzia è a misura di tutti. Mezzo milione di italiani hanno firmato una petizione in tal senso.
Liberiamoci dell’Auditel, il mostro-bugiardo, il monopolio a cui sacrifichiamo da 16 anni i nostri bambini e la nostra intelligenza. Esigiamo il rispetto della legge 249 che assegna allo Stato, attraverso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il compito di rilevare gli ascolti e di controllare i rilevamenti privati. Ogni giorno il mercato ‘drogato’ della pubblicità in Tv inventa ed impone un Paese parallelo costruito a tavolino attraverso le famiglie del campione Auditel, che altro non sono che un ‘prodotto’ computerizzato da laboratorio. Spezziamo il patto Rai, Mediaset ed Upa a danno degli italiani, e degli stessi pubblicitari che hanno manifestato e documentato più volte il loro disagio per una televisione squalificata, a misura di Auditel.
Liberiamoci di un Cinema che non rispetta i bambini, non riporta quasi mai divieti per i minori, e preferisce il taglio censorio pur di ottenere il “visto per tutti” dalla Commissione di revisione cinematografica, struttura fantasma del Dipartimento dello Spettacolo del Ministero dei beni culturali.
Liberiamoci di una Rete Internet dove, in assenza di idonee garanzie e tutele per i navigatori del Web, l’offerta di servizi pornografici campeggia in quasi tutte le home page.
IN CAMPO TELEVISIVO CHIEDIAMO:
- rilevamenti veritieri di ascolto, di gradimento e di attesa;
- l’introduzione del servizio Qualitel;
- la pubblicizzazione dei pareri espressi dalla Consulta qualità della Rai e delle informazioni raccolte dai Servizi opinione di Tv pubblica e privata;
- l’inserimento nei programmi di ‘bollini’ di qualità riconoscibili da tutti a tutela dell’infanzia;
- di togliere la pubblicità dai programmi dei bambini;
- di istituire le Commissioni di revisione per le fiction già previste dalla legge;
- di valorizzare a favore delle scuole la produzione culturale della Rai;
- di rafforzare il ruolo del Consiglio nazionale degli utenti.
IN CAMPO CINEMATOGRAFICO CHIEDIAMO:
- di riformare i regolamenti dell’attuale Commissione di revisione cinematografica
IN CAMPO INTERNET CHIEDIAMO:
- una normativa interna e comunitaria che senza penalizzare la Rete tuteli i cittadini dall’offerta ossessiva e non richiesta di materiali pornografici. L’obiettivo è quello di tutelare anzitutto i minori dall’esposizione incontrollata e dal consumo irresponsabile di contenuti dannosi per lo sviluppo di una serena sessualità.